OSTEOPATIA E SCOLIOSI
La scoliosi è un adattamento meccanico della colonna vertebrale che si esprime nelle tre dimensioni con la comparsa di curvature diverse da quelle fisiologiche o con la deformazione delle stesse curvature fisiologiche. In pratica è una curvatura anomala della schiena in cui le vertebre vengono inclinate lateralmente. La colonna, per compensare questa deviazione, è sottoposta a una rotazione compensativa verso il lato opposto.
L’origine della scoliosi è quasi sempre “idiopatica” cioè ignota. La scoliosi viene trattata nell’ambito della sua globalità al pari di qualsiasi altro sintomo o fenomeno. Ecco perchè il lavoro osteopatico si concentra non tanto sulla scoliosi come fenomeno a se stante ma piuttosto sulla ricerca delle disfunzioni primarie che possono costituirne la causa, non limitandosi al sistema muscolo-scheletrico, ma lavorando anche a livello somato-viscerale. L’approccio osteopatico analizza la disfunzione somatica che si verifica a causa della scoliosi, in particolare sullo scompenso posturale che ne deriva. L’osteopata cerca di ripristinare le modifiche biomeccaniche subite, lavorando per invertire lo scompenso posturale, rafforzando quelle aree che aiuteranno a rinforzare la curva.
Ecco alcuni segni che potrebbero indicare la presenza di scoliosi:
gibbo costale: deformazione della gabbia toracica, uno dei campanelli d’allarme più comuni. È ben evidente nella sporgenza laterale delle costole;
differente altezza delle spalle, dei fianchi, del bacino e dei capezzoli;
asimmetria dei “triangoli della taglia” (spazio tra il tronco e le braccia);
slivellamento di una scapola rispetto all’altra;
dolori alla colonna e alle articolazioni;
disturbi di respirazione.